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Confronto tra calo dell’udito e calo della vista

Con il contributo di Audika

25/05/2019 00:00:00 • 3 tempo di lettura

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Vista e udito sono due sensi importanti e delicati e quando non funzionano a dovere ci creano grandi difficoltà, anche se influiscono in modo diverso sulla nostra quotidianità.

Questo è il modo in cui vede chi ha una menomazione visiva.

Calo della vista

Nell’esame della vista, per rendersi conto dell’eventuale calo, l’ottico ti chiede di leggere le lettere stampate sull’apposita tabella. Se hai subito un calo della vista, probabilmente non riuscirai a leggere le lettere più piccole, quelle che compaiono in basso alla tabella, perché le vedi sfocate. I tuoi occhi non riescono più a mettere a fuoco gli oggetti ed è per questo che le lettere ti appaiono poco nitide. L’età avanzata è una delle cause dell’indebolimento della vista. Con l’età infatti gli occhi perdono la capacità di mettere a fuoco gli oggetti vicini (presbiopia), che di conseguenza non sono più percepiti in modo nitido. Tutte le attività che richiedono la messa a fuoco di oggetti vicini, come per esempio la lettura, diventano sempre più difficoltose. L’indebolimento della vista non cambia, è uniforme e il risultato è quello che vedi nella figura a fianco.

Calo dell’udito

Le nostre orecchie perdono gradualmente la capacità di percepire le alte frequenze a causa di lesioni o per l’avanzare dell’età. Diversamente dal calo della vista però i suoi effetti non sono uniformi. Il parlato è composto da molte frequenze e toni diversi. Se non riusciamo più a sentire i toni alti, avremo difficoltà a comprendere determinate lettere come la «f», la «s» e la «t», che contengono alte frequenze. Diversamente dal calo della vista, il calo dell’udito si ripercuote su molte parti del discorso che sono necessarie per la conversazione.

Per capire il parlato, è necessario avere il quadro completo

Le persone ipoudenti riescono a sentire che gli altri stanno parlando, ma non riescono a comprendere ciò che dicono. Anche se riescono a sentire, la loro capacità di ascolto e di comunicazione con gli altri è ridotta. Per essere efficace, un apparecchio acustico non deve limitarsi ad amplificare il volume del parlato. Esso deve piuttosto enfatizzare quei toni e quelle frequenze che gli ipoudenti non riescono a sentire. Per questo è importantissimo che gli apparecchi acustici vengano regolati correttamente da un tecnico audioprotesista.

 

Ausili per la vista o per l’udito?

Quando una persona non ci vede bene, è normale che porti degli occhiali da vista. Gli ausili per la vista possono aiutare in tante situazioni. Inoltre esistono occhiali fatti apposta per usi particolari, come per esempio la lettura o il lavoro al computer. Al giorno d’oggi è normale vedere persone con gli occhiali e spesso gli occhiali vengono indossati come accessorio di moda. Anche se al giorno d’oggi gli apparecchi acustici sono molto discreti, moderni e disponibili in una vasta gamma di colori, molte persone esitano a rivolgersi ai professionisti dell’udito. Ci sono diversi motivi – dall’imbarazzo a un falso senso di orgoglio – per cui le persone impiegano in media 7 anni prima di risolversi a chiedere aiuto per il proprio deficit uditivo.

Punti in comune tra calo dell’udito e della vista

Anche se deficit dell’udito e della vista si differenziano sotto vari aspetti, hanno tuttavia alcuni punti in comune:

  • In entrambi i casi gli esperti sono in grado di ridurne l’impatto negativo
  • Ci sono modelli moderni e discreti
  • Il prendere atto del problema e un trattamento idoneo possono aiutare i diretti interessati a migliorare la propria qualità della vita
  • Viceversa trascurare il problema può avere serie conseguenze come stanchezza, decadimento intellettuale e isolamento sociale