Secondo alcuni studi precedenti, sussiste un legame tra perdita dell'udito e demenza senile. Infatti, secondo una nuova ricerca, l'utilizzo degli apparecchi acustici consente di prevenire il declino cognitivo.
Il 30 luglio 2020, The Lancet ha pubblicato un nuovo studio che indica la perdita dell'udito come principale fattore di rischio modificabile per quel che riguarda la demenza senile.
Il rischio di demenza senile varia in base al livello di perdita dell'udito.
- Una lieve perdita dell'udito raddoppia il rischio di demenza senile
- L'ipoacusia moderata triplica il rischio di contrarre tale condizione
- L'ipoacusia grave aumenta il rischio di demenza senile fino a 5 volte rispetto alle persone prive di problemi d'udito
Secondo un recente studio della Lancet, "La perdita dell'udito potrebbe causare un declino cognitivo dovuto a una ridotta stimolazione cognitiva. L'utilizzo di apparecchi acustici potrebbe invece favorire positivamente sulla perdita uditiva e diminuire di conseguenza la probabilità di calo cognitivo".
Agendo in modo proattivo e tempestivo nel trattamento della perdita dell'udito è possibile perciò ridurre il rischio di declino cognitivo. 1,2,3,4
12 fattori dello stile di vita che consentono di prevenire la demenza senile
Oltre alla perdita uditiva, esistono altri 11 fattori legati allo stile di vita sui quali è possibile intervenire al fine di ritardare o prevenire il 40% dei casi di demenza senile.
I 12 fattori legati allo stile di vita sono i seguenti 1
La perdita dell'udito è il principale fattore di rischio modificabile
Il trattamento della perdita di udito potrebbe consentire di risolvere quasi un caso di demenza senile su 10.
Secondo un altro studio, "Il deficit uditivo è associato a un tasso di declino cognitivo del 30-40%".3 Il trattamento della perdita dell'udito con l'utilizzo di apparecchi acustici consente di preservare gli stimoli mentali del cervello, ritardando l'insorgenza di declino cognitivo. Gli apparecchi acustici favoriscono la comunicazione e lo sviluppo di uno stile di vita sano e attivo in tutte le fasi della vita, soprattutto nelle fasi di mezza età e in quelle successive, in cui il rischio di declino cognitivo può aumentare.1
La demenza senile e la perdita dell'udito sono problemi globali
Circa 466 milioni di persone di tutto il mondo soffrono di ipoacusia e circa 50 milioni di demenza senile. Il trattamento della perdita dell'udito a livello globale potrebbe ridurre il rischio di declino cognitivo.5,6
In che modo è possibile curare l'ipoacusia?
La perdita dell'udito può essere curata con l'utilizzo di apparecchi acustici. I moderni apparecchi acustici offrono infatti una vasta gamma di vantaggi, consentendo di ascoltare i suoni ambientali nel modo più naturale possibile.
Gli apparecchi acustici digitali offrono un ambiente di ascolto a 360 gradi e consentono di concentrarsi sui suoni più importanti, equilibrando il panorama sonoro in modo da filtrare i rumori di fondo non necessari.
Agendo subito potresti migliorare la tua salute a lungo termine
L'innovativa ricerca dello studio Lancet indica la possibilità di ritardare l'insorgenza di declino cognitivo apportando alcuni cambiamenti al proprio stile di vita. Se pensi di avere un problema di perdita dell'udito, non perdere tempo e fai un controllo.
Può essere sicuramente difficile modificare le proprie abitudini di vita, ma i benefici che ne trarrai saranno innegabili. I benefici a lungo termine supereranno di gran lunga il necessario periodo di adeguamento a breve termine.
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Fonti:
1. G Livingston, Jonathan Huntley, Andrew Sommerlad, et al. Dementia prevention, intervention, and care: 2020 report of the Lancet Commission. The Lancet. 30 luglio 2020.
2. G Livingston, A Sommerlad, V Orgeta, et al. Dementia prevention, intervention, and care. The Lancet. 20 luglio 2017.
3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4075051
4. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21320988
5. https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/dementia
6. https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/deafness-and-hearing-loss